Si chiamava attesa.

 

buonaserataazzurraSe ripenso ai tempi andati e alla mia prima parte della giovinezza, uno degli aspetti che più mi manca è l’attesa. Non possedendo i mezzi di comunicazione di oggi,  tutto il mio mondo ruotava attorno ai dimenticati verbi “Attendere, aspettare, sognare, immaginare, desiderare, chiedere, scrivere, pensare, sentirsi inermi durante l’attesa…. A partire da una telefonata, spesso molto attesa, tutti i miei anni sono stati scanditi da sorprese, da stagioni al loro posto, da eventi  sacri ed intoccabili, collocati nei giorni giusti del calendario. C’erano le sagre ed il Patrono del Paese, esistevano le cosidette stagioni di mezzo e con esse i maglioncini a collo alto, in cotone ed in lana! L’arrosto solo di domenica, i cappelletti a Pasqua e a Natale! I regali che ho ricevuto sino al periodo nel quale potevo acquistarmeli da sola con il mio stipendio,  sono sempre stati una sorpresa esaudita, un miracolo ed un desiderio che si avveravano dopo tanto tempo di mie preghiere e richieste! Mentre cammino al mattino, in questi fantastici giorni ma fuori luogo e fuori periodo, sento l’odore del fieno mentre vedo i contadini che potano le foglie della vite! E’ un grosso controsenso non vi pare??cancellatediCanalieancoraautunno! 063cancellatediCanalieancoraautunno! 068

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Era bella l’attesa!!!Era molto più bella dell’attimo in cui ottenevo!  Era un palpitare del cuore ed un concretizzarsi della mia immaginazione,  dopo mesi e mesi di struggente attesa.cancellatediCanalieancoraautunno! 055

Riuscivo a vedere materializzato un desiderio e questa credetemi era e rimane la parte più bella della vita! Quindi se arrivava la Barbie barbieche tutte le mie amcihe avevano già, per me era un miracolo!  La prima che mi fu regalata  costava 1000 Lire, ed aveva un costume olimpionico azzurro.standard Era rigida e non aveva le gambe pieghevoli come le Barbie delle mie migliori amiche, che costavano ricordo benissimo! 5000 lire!! Loro oltre ad averne più d’una, avevano anche una miriade di vestitini per cambiarle a seconda delle occasioni e fare sfoggio davanti a chi non possedeva l’intero guardaroba! Io figlia di contadini, che hanno solo e sempre pensato al lavoro e all’accumulo di danaro e di “muri” per la loro vecchiaia, erano contrarissimi ad ogni forma di spesa inutile. Giocattoli in prima posizione!

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SAMSUNG CAMERA PICTURES(le foto delle Barbie le ho prese dal blog che cito con piacere! Visitatelo è bellissimo!!)

In casa mia  a Natale se c’era un piccolo torrone sotto l’albero o vicino al Presepio era già una cosa grande! Già il fatto che si potesse fare un piccolo Alberello ed un altrettanto minuscolo Presepio, era per me un sogno, in simbolo di Gesù e del Natale comunque ce l’avevo ed è questo che conta per me oggi! ma quando hai sei anni, desideravi e sognavi ad occhi aperti un albero immenso che arrivasse sino al soffitto e lo avrei sicuramente riempito di palline di vetro. Quelle che oggi vado cercando per mercatini e che costano tantissimo, niente a che vedere con gli addobbi di plastica o sintetici dei quali sono pieni i negozi! palle-albero-natale

Se i  miei genitori mi comperavo una pecorella o una statuina in più per ogni Natale era per me una conquista! Alcune statuine le conservo ancora oggi, ho due casette in cartone e per me sono una reliquia: non permetto a nessuno di toccarle! Fanno parte delle mie attese, dei miei momenti d’impazienza e di silenzio, rappresentano la speranza e il dover chiedere come una cosa estremamente naturale, “Posso averlo?”. cosa che oggi i bambini non fanno più: si va ai Toys e ti indicano loro che cosa vogliono, ordinando a Babbo Natale “Voglio questo e quello, quell’altro e quesll’altro ancora!”. I miei pochi giocattoli di quando ero piccola, sono parte di me e di tutti quei sogni che piano piano sono riuscita a realizzare. Altre statuine sono di cartapesta ed alcune in terracotta, se le tocco chiudo gli occhi e mi sembra di ritornare in quegli anni, dove guardando le stelle esprimevo un desiderio, con la speranza che si avverasse! stelle01Oggigiorno non c’è più nulla di soprendente, con il consumismo sfrenato e la pubblicità martellante, con gli acquisti in calo e l’estate a Novembre il panettone lo mangiamo anche in estate e non riconosciamo più il nostro meraviglioso Autunno! Basta andare ai primi giorni di Novembre in giro per città e negozi e ci sono già le luminarie! Fuori ventidue gradi di caldo e mezze maniche, dentro e sugli scaffali alberi, capanne e decori d’ogni tipo e colore. Dov’è la magia? Dove è l’attesa ed i momenti speciali che precedono l’ottenere? Dove se ne sono andati i sabati pomeriggi e con essi tutti i preparativi per andare a ballare la sera alle 21? E rientrare a mezzanotte e mezza, penava il veto della discoteca per due mesi! Oggi quando un bambino compie gli anni sembra di partecipare ad una festa di Matrimonio! Quante sorprese, quanti sospiri, quanti battiti di cuore sperando che un mio desiderio s’avverasse, mentre guardavo le scie delle stelle cadenti!  Occorreva dire “pronto chi parla?” per sapere dall’altra parte del filo chi c’era, oggi siamo noi che anticipiamo l’interlocutore dicendogli tutto d’un fiato” Ciao Clemente, come stai?” seguito dalla frase di rito che non include privacy “Dove sei?”. Oggi non si sogna più, non si desidera più, è tutto già pronto e realizzato ancor prima di domandare, non sappiamo più che cosa significa attendere e magari sospirare mentre i giorni passano. Io però anche quest’anno scriverà la mia letterina a Babbo Natale! Per me è rimasto uno dei punti cardine delle nostre stereotipate e tutte identiche vite!cartolinediNatale gif-animata-natale-paesaggi-natalizi_05583

Autore: Fabiana

Sono nata il 6/6/64. tutto il resto é noia, mi trovi su SHPOCK, su VINTED, SUBITO.IT. SE HAI BISOGNO CHIAMAMI X COSE SERIE al 3204380039!

30 pensieri riguardo “Si chiamava attesa.”

    1. I nostri bimbi, i ragazzi giovani e anche noi adulti abbiamo perso il sapore che avevano le sorprese,non ci ricordiamo più della parola”Attesa”. Non ci stupiamo più anche per una sorpresa magari banale e sciocca!Sognare per mesi qualcosa, che pensavi di non ottenere più e poi magicamente un giorn, quando non ce l’aspettavamo più…eccolo lì! Continuiamo a sognare e ad attendere Rosa, un bacio ed un caffè cremoso!

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  1. è si decisamente triste vedere sti bimbi che chiedono ed ottengono come se tutto fosse acqua fresca, come se non ci fosse vicino a te chi non può permettersi di comprare le cose essenziali per sopravvivere .. non per vivere ma per sopravvivere …
    Il detto banale, si stava meglio quando si stava peggio, forse non è così stupido se si guarda il suo significato profondo di come si cresce male ad ottenere senza sospiri, sacrifici, senza capire quanto è inutile cercare di colmare tante mancanze con oggetti e giochi costosi .
    Anche qui ciò che diciamo forse è inutile, non cambierà la verità di quel che è il mondo e forse di quel che è sempre stato, perché non è un male di oggi ma di sempre: chi ha, non sa di avere finché non lo perde.

    P.s. bellissime quelle barbie 😉

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    1. Non sono parole banali, anzi quando una cosa., una persona o una situazione sono già pronti sotto ai nostri occhi, manca questa componente del sogno e del saper aspettare il momento giusto. E’ come il tempo che intercorre tra il desiderare un uomo/donna, fare l’amore con lui e materializzare la situazione. Nessun amplesso fisico è pari ai trepidanti attimi dell’attesa e dei preparativi, dei pensieri su come sarà…I giochi di un tempo sono e rimangono quelli con un sapore vero, autentico e reale, quelli di oggi? tecnologici, nudi e freddi come un ghiacciaio del Polo Nord. Ma io ho 51 anni e non posso dire ciò che penso veramente….Un abbraccio!

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      1. Beh, dipende! Posso dire tutto ma cozzerei contro molti pareri e molte persone che mi hanno abbandonato come followers, anche per i miei punti di vista:schietti, veritieri e senza tanti fronzoli. Non a tutti cara Beatrix piace la verità e sentirsela dire, per quanto riguarda i giochi di oggi provo ad esprimermi e vediamo che cosa dicono gli altri: io amo ancora e collezioni quelli di un tempo, di quando ero bambina e non potevo permettermeli perchè i miei genitori non me li comperavano. Ripeto che i giochi di oggi, che tanto piacciono ai ns,. figli e nipoti non li condivido e li trovo freddi ed impersonali….. La tombola, il Monopoli, lo Scarabeo e alcuni tipi di bambole (e qui ricadiamo nelle Barbie!” l iadoro invece, Ma sono giochi rivisitati che appartengono ai miei e ai tuoi tempi! Però ci gioca molto volentieri anche la mia Alice! Scappo dalla parrucchiera per tinta furente ai capelli e crescita incombente….Bacissimi!

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      1. Apprendo ora la notizia della tragedia di Parigi, la seconda dopo il giornale Charlie Ebdo. Non perdonano: i polziotti francesi uccisero gli attentatori e gliela giurarono. Hanno purtroppo mantenuto! L’Europa continua a perdere uomini e donne innocenti, bambini ed anziani in nome di un fanatismo ammalato del quale noi non c’entriamo nulla. In vista del Giubileo non è un buuon auspicio! A dopo amico mio!

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      2. C’era un tempo per ogni cosa, ed ogni cosa era fatta a suo tempo. Così come il primo Ottobre si iniziava la scuola ed il 21 Marzo era l’inizio ed il trionfo della Primavera.Ci hanno fatto modificare il nostro “orologio interno”, costringendoci a vivere e a subire trasformazioni radicali che non sono quelle tipiche della vita che conoscevamo. Il “ci hanno fatto” lo addebito all’uomo, cioè a noi esseri umani che siamo stati capaci di rovesciare il mondo e le stagioni.Sentendo ciò che dicono i mass media,la temperatura si si innalzerà di due gradi e vedendo che i ghiacciai si scioglieranno nel giro di 35 anni circa di conseguenza le città verranno sommerse d’acqua tipo Venezia! C’è poco da essere allegri! Io nel frattempo bevo un orzo mescolato al caffè, oggi ci vuole proprio!

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  2. Carinissimo il tuo articolo, mi ha ricordato la mia infanzia vissuta in un paesino del Piemonte, che ancora oggi ricordo con tenerezza..!! 🙂
    Anch’io ricordo le attese, le lunghe attese, soprattutto quelle legate ad una lettera che non arrivava mai: il piacere della busta tra le mani, il batticuore per le parole che poteva contenere..!! 🙂 🙂
    Ricordo come te i tanti natali con affetto, perché dietro a quei doni sospirati c’era l’affetto dei miei genitori, che magari si privavano di qualcosa pur di farmi piacere..!!
    Non parliamo dei menù di Natale e Pasqua, sono rimasti per me mitici, come gli involtini di prosciutto, l’insalata russa, i ravioli, il pollo ripieno, il polpettone, i cannelloni, le lasagne, la torta di mele, il panettone ripieno..ecc..!!
    Ancora oggi, nonostante io ami cucinare e sbizzarrirmi in nuove creazioni, quelli sono rimasti per me piatti inimitabili..!! ❤
    Cara Fabiana, tornerò volentieri nel tuo blog, mi piace come scrivi e cosa scrivi..!!
    Buona domenica..!! 🙂 🙂 🙂

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    1. Buonasera cara nuova amica! Mi scuso se rispondo solo ora,in genere rispondo molto prima ai commenti. Oggi con il nuovo cambio d’abito del blog direi che è stata una giornata molto impegnativa, anche se ho avuto il prezioso aiuto di mio marito. nel pomeriggio siamo andati a fare una passeggiata per cercare di togliere dagli occhi “temi, font, widget, colori di sfondi ed altro ancora”!Grazie per il tuo gentile apprezzamento, ti aspetto ancora e ti auguro una dolce serata!

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