Ci penso e scrivo.

Finalmente le dita tornano a pigiare sui tasti del tablet. So già che ciò che scriverò non sarà granché, ma l’importante è ricominciare.

Proseguo in quel meandro di idee che mi hanno portata a fare cazzate, mi accuso, mi colpevolizzo, mi punisco mentalmente ma non serve a nulla. Non ho scusanti, le cose non capitano x caso. Però a questo punto, dopo un mese esatto oggi, sto lentamente ricostruendomi. Avevo perso Fabiana: non avevo più stima ed affetto per lei. Non è facile e non è semplice, non è indolore per una persona sensibile e complicata come me. Le prove nella mia vita sono state tante e continuano ad esserci, sicuramente quando ero più giovane le affrontavo diversamente e con più leggerezza. Dovremmo ricordarcelo tutti, noi ragazzi/e diversamente giovani: ogni ERRORE compiuto sapendo di compierlo, consci che stiamo sbagliando, lo si paga caro. OGNUNO di noi affronta sconfitte e decisioni errate in modo diverso, soffre in modo diverso, usa per guarire i mezzi che più gli sono congeniali, ha i propri tempi diversi di elaborazione del dolore. Io mi chiudo al mondo, non ho più voglia di parlare con nessuno se non con marito o sorella, chiedo consiglio al mio medico, ma finisce lì. Mi scappano tutti gli entusiasmi, la voglia di fare è annientata, le gambe sono molli e la depressione con attacchi di panico torna a farsi sentire. Li fronteggio, non vado più al pronto soccorso come tanti anni fa, quando DURANTE il primo ADP, credevo di avere un infarto! Per poi sentirmi dire in ospedale ” signora, non è niente, stia tranquilla! È ” solo” un attacco di panico!.

Domani Alice compie 14 anni, devo pensare al compleanno, alla sua adolescenza e al fatto che quest’anno ha l’esame di terza media. Ma difficilmente dimenticherò e sicuramente non sarà l’ultimo ERRORE che compio prima di andarmene!