E se fosse uno di quei giorni che…

È uno di quei giorni che
Ti prende la malinconia
Che fino a sera non ti lascia più.
La mia fede è troppo scossa ormai
Ma prego e penso fra di me

Proviamo anche con Dio, non si sa mai
E non c’è niente di più triste
In giornate come queste
Che ricordare la felicità
Sapendo già che è inutile
Ripetere: chissà?
Domani è un altro giorno, si vedrà.È uno di quei giorni in cui
Rivedo tutta la mia vita,
Bilancio che non ho quadrato mai.
Posso dire d’ogni cosa
Che ho fatto a modo mio
Ma con che risultati non saprei.

E non mi son servite a niente
Esperienze e delusioni
E se ho promesso, non lo faccio più.
Ho sempre detto in ultimo
Ho perso ancora ma
Domani è un altro giorno, si vedrà.

È uno di quei giorni che
Tu non hai conosciuto mai
Beato te, si beato te.
Io di tutta un’esistenza
Spesa a dare, dare, dare
Non ho salvato niente, neanche te.

Ma nonostante tutto
Io non rinuncio a credere
Che tu potresti ritornare qui.
E come tanto tempo fa
Ripeto: chi lo sa?
Domani è un altro giorno, si vedrà.

E oggi non m’importa
Della stagione morta
Per cui rimpianti adesso non ho più.
E come tanto tempo fa
Ripeto: chi lo sa?
Domani è un altro giorno, si vedrà.

Domani è un altro giorno, si vedrà
Tomorrow is another day, we’ll see.

La  canzone del 1971 della grandissima Ornella Vanoni rispecchia perfettamente il mio stato d’animo e le mie sensazioni di oggi. Al pomeriggio si fa sentire molto di più la malinconia tipica di questo inizio autunno, anche se sono impegnata e se mi fermo di lavorare con le mani e penso..povera a me! Rivedo davanti la mia vita passata, le esperienze fatte e quelle che non ho osato fare, ho come dei flash che mi sparano una luce accecante negli occhi, poi come saette se ne vanno via ancor prima che io possa realizzare quale delle situazioni fosse. Malinconia, tristezza, nostalgia, voglia di piangere senza motivo apparente, voglia di caldo e di coperte di lana che mi proteggano e mi racchiudano dentro se stesse, facendomi raggomitolare entro il loro calore e riducendomi ad un piccolo puntino che nessuno può vedere. Perchè in autunno si risvegliano tutti i problemi e le menate che l’estate con il suo sole prepotente e forte si era portato via? Le foglie che cadono dagli alberi, i capelli che troviamo al mattino sul cuscino, l’apatia che ti tira per il bavero della giacca e ti costringe a fare bilanci che non vorresti mai fare.  Domani è un altro giorno, domani mi sveglierò e tutto questo sarà solo un lontano ricordo, domani farò altre cento, mille, duemila cose per scacciarla, ma lei tornerà. Nel pomeriggio verrà a farmi visita ,senza bussare la porta e senza chiedere permessi, questa amica invisibile dalla quale non riesco a separarmi. Si attaccherà a me strappandomi le risate, ma io ci sono abituata e non rinuncio ad aspettarti. Proverò anche con Dio, non si sa mai…