L’accoglienza!

mercatino febbraio 2016

Oggi pago le fatiche di dieci ore in piedi. Ieri domenica 28 Febbraio 2016 ho lavorato ad “USATISSIMO E VINTAGE” QUINTA EDIZIONE,. Mi sembra di avere la febbre, ma l’ho provata ed è a 36.5, le gambe e la schiena sono rotte, la testa vuole riposare ma l’arricchimento in termini di umanità e nuove conoscenza dell’antico, che ho ricevuto ieri non ha prezzo! Ne valeva la pena anche in termini di lavoro,  le condizioni meteo piovosissime e molto umide per quasi tutta la giornata, hanno invogliato migliaia di visitatori ad entrare al calduccio dei capannoni del nostro ente fiera. In genere verso l’ora di pranzo i visitatori si recano ai diversi punti di ristoro per sbocconcellare qualcosa, ma ieri giravano di continuo con il toast in bocca per non perdere l’affare o il pezzo mancante delle loro collezioni! Quindi non abbiamo avuto le classiche 1 o due orette di calma apparente, nelle quali poter sederci e mangiare  anche noi venditori, andare alla toilette per “rifarci il trucco” e lavarci i denti! Ieri in parecchi hanno cambiato anche maglia e maglione, perchè si sudava molto e con l’andirivieni di gente si era creato un calore umano non di febbraio ma di luglio! Devo dire che in certi momenti con quegl ienormi  soffioni boraciferi sulle teste, eravamo parecchio accaldati! Ci siamo tutti meravigliati del fatto che i clienti/visitatori abbiamo speso molto di più, che per es. a Natale! Questa di Febbraio è una strana edizione, in un mese che non è Natale e non è ancora Pasqua! Un mese che non abbinabile a nessuan festa commerciale ma è una fine mese di un anno, tra l’altro bisesto. Anche gli altri colleghi, in tutto eravamo circa 450, sono rimasti chi più chi un filo meno, molto soddisfatti! Usatissimo 28febbraio 2016 003

Nel mio stand il mitico 612, è’ stata fatta razzia dei pezzi più importanti: i barattoli della Royal Albert e la zuccheriera o mieliera. E sapete chi è che ha fatto questo sconsiderato ed ingente acquisto? Un italiana in procinto di sposarsi? No….. una Reggiana molto ricca che possiede quasi tutte le linee della Royal? Un’amica appassionata ed amante della nostra raffinatissima linea Inglese,….? Macchè, troppo costosi quei porta spaghetti! Troppo alti i prezzi della mieliera e della salsiera, troopo pretenzioso anche se esatto il prezzo della zuppiera Moonlight Rose, per veri e soli intenditori!  Ebbene signori vi confesso che tre donne non Italiane, con il velo attorno alla testa che spesso comprano da me, li hanno acquistati, conoscendo tutto di questa serie: l’anno di produzione, quando hanno smesso di produrli, il tipo di decoro e di porcellana e la cosa che mi ha onorata, a differenza di tanti Italiani e Reggiani, tirchi ed avidi che vogliono il pezzo più bello e non vogliono spendere…..mi hanno offerto una cifra lievemente discostata da quella richiesta! Mi sono sentita di fare loro i complimenti per la conoscenza e ho dato loro un bacio sulla guancia, da donna a donna ,senza menzogna e felice per non aver dovuto trattare come con certe persone….L’acquirente capo, arrossata per la cifra spesa ma orgogliosa, di avere fatto “le scarpe” a tanti Italiani che stavano lì con la bava alla bocca credendo c he io non fossi informata di ciò che vendo! Dopo vent’anni di fiere e mercati, qualcosina ho imparato anche io! Sono stati comprati molti vetri rosa, molto Sevres, i Bohemia quasi tutti, i Murano andati a ruba e gli occhi di chi acquistava scintillanti per aver trovato del Murano autentico e non “taroccato”! Molte signore e anche uomini hanno acquistato i pizzi e merletti…Insomma tutti preparati ieri, tutti disposti a spendere, invogliati dalla cordialità di noialtri,  e soprattutto ieri tanta educazione. Non mi sono mai dovuta arrabbiare a parte quel giovanotto molto scuro di viso che voleva strapparmi delle salviette di mano e pagarle solo 0,50 l’una! Con mio marito abbiamo fatto i piccioncini in viaggio di nozze, Aliceaurora era dai nonni e noi due insieme, per un altro viaggio negli oggetti del passato. Quante cose ho imparato ieri, quante nuove collezioni ho potuto ammirare negli altri stand e tante le idee che ho assimilato dai miei amici e colleghi! Gestire un “baraccone” di 45o espositori senza danni, senza malori, senza urla e con tanta dignità ed educazione non è semplice. Ringrazio di cuore Giancarlo e Daniela i capi staff dell’associazione “IL VOLO”, ringrazio il corpo dei Vigili del Fuoco che hanno girato ininterrottamente tutto il giorno per controllare che stessimo bene e che tutto funzionasse a norma di Legge. Ringrazio le cassiere della biglietteria, che hanno condotto in modo magistrale la fila chilometrica, la Polizia di Stato per i cordoni di sicurezza, le ambulanze, il personale addetto alle pulizie! Grazie a tutti perchè ancora una volta ci avete permesso di lavorare in calma e serenità, aiutando i ricchi ed i meno ricchi, senza distinzione di razza o di sesso alcuna. Grazie alle mie clienti non Italiane che abitano lontano da qui, sono le uniche che comprano le mie borse Braccialini, Roccobarocco, Cartier e VALLAalentino. Conoscendo anno, pellame ed insegnando a me il mestiere! Usatissimo 28febbraio 2016 002

 

alla prossima edizione del 10 Aprile 2016!

Riflessioni da meteo piovose.

Certo che ce ne voleva di stanchezza accumulata, per farmi decidere di prendere un pomeriggio di ferie stando a letto!  Dopo la “fantastica” in tutti i sensi e magica notte dei racconti di ieri sera, stamattina ho imballato per bene gli oggetti da portare domani alla fiera del vintage. Rimanendo in “pataglia” tutta la mattina e anche a pranzo. E questo già  la dice lunga su come poteva evolvere la giornata. Dopo pranzo le gambe hanno vacillato, facendo “Giacomo giacomo” diciamo noi reggiani, mi trascinavo le ciabatte ed ero ancora spettinata! Un veloce pranzo poi su in camera con la borsa dell’ acqua calda nei piedi e contro le cosce gelide. Non ho dormito, faccio sempre così  quando sono troppo stanca! Dopo un the alla vaniglia e qualche biscotto Colussi,  quelli con i buchi, ho girato le ciabatte e ora mentre vi scrivo sono nel mio lettone.
Guardo la mia camera e mi dico che ci sto bene dentro, gli altri due s’indispetiscono come bambini perché  Non sono abituati a vedermi a letto e dicono che non sono di compagnia. Io mi dico invece che non sono di ferro ed oggi ammutinamento con le fatiche e mi godo il letto! Ho molte riviste da leggere molti messaggi e mail a cui rispondere e molta voglia di lasciarmi cullare dalle mie lenzuola. Sono di poche pretese lo so, ma piove e la gatta x oggi non si muove.

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Mercato del vintage!

Si sta avvicinando la giornata di domenica 28 febbraio a conclusione del mese di febbraio 2016!  Non fosse che quest’anno febbraio ne ha 29 di giorni e come  recitano le vecchie credenze popolari, dovrebbe essere anno funesto, in quanto bisesto. Io di questo non me ne sono accorta sinora, mi accorgo solo che lavoro ininterrottamente tutto il giorno per portare a termine gli impegni professionali assunti! Domenica avrò  il quinto round di “usatissimo vintage 2016” all’interno dei padiglioni dell’ente fiera di Reggio Emilia! Il nostro oramai noto, anche  se bisognoso di restauri feroci, ente fiera si trova all’uscita del Casello autostradale di Reggio Emilia, perciò facilmente raggiungibile da chi proviene da fuori Reggio emilia!

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Inutile dire che sto selezionando le collezioni da portare in base al mese ed in vista della Santa Pasqua! È  sempre un’esperienza di vita che mi arricchisce molto, preparare uno stand, sapendo che parlerò  e conoscero’ tante persone nuove. Verranno a trovarmi gli abituali clienti che spero di accontentare come di consueto e tanti nuovi si accosteranno alli stand 612 nel padiglione C ! Anche x questa edizione il prezzo d’entrata è  stato concordato in due euro per invogliare i visitatori a comprare di più  e a non buttare molti soldi nel biglietto d’ingresso. Come invece succede in altre fiere alle quali partecipo, dove si arrivano a pagare anche 10/12 euro di solo ingresso! Ma sono fiere di alto livello e tutto Costa molto di più,  anche la piazzola/stand è  a prezzi stratosferici andando di pari passo con la merce esposta. Oltre ai vetri di  bohemia e tedeschi come quelli sopra esposti penso di portare i vetri rosa sposa, i pizzi antichi  ed una piccola collezione di oggetti rustici adatti a case di campagna!

Non mancheranno pochette primaverili vintage, borse in rettile, e la collezione di bigiotteria d’epoca! Tanti libri e giocattoli d’epoca termineranno il mio nuovo viaggio ed ora…. via a ripassare “!il piccolo principe: per la notte dei racconti di stasera ore 21.15! Vi aspetto domenica!

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La notte dei racconti

Reggio emilia domani sera sarà  il traino per tutta Italia con l’iniziativa rivolta a tutti, adulti e piccini, dal titolo ” la notte dei racconti”. Questa iniziativa precede quella di maggio ideata e condotta dalla nostra famosa  associazione”Reggio narra”. Vi spiego in che cosa consiste!  Domani sera tutte le scuole elementari, medie e superiori, gli asili nido e le materne , nelle case ed in ogni luogo gli adulti leggeranno ed interpreteranno una favola  per bambini ed adulti. Ho l’onore di far parte anch’io dei lettori che domani sera, leggeranno a turno qualche capitolo di un libro molto difficile da leggere ed interpretare” il piccolo principe” scritto da Antoine  de saint exupery. Domani sara’ come entrare dentro alle favole, spegneremo le luci della nostra scuola elementare, addobbermo solo con molte candele e ci sarà  un colore dominante: il blu. Ognuno potrà  portare un cuscino, un plaid,  venire in pigiama  vestirsi di blu  E sarà  un modo per ricreare la magia della lettura! Tutti a reggio emilia, che è  la prima città al mondo per i suoi asili nido e le materne, vi invita alle ore 21.15 in punto a spegnere la luce i cellulari i computer le tv, a mettervi comodi e a leggere! Per la vostra gioia e quella dei bambini per tornare noi stessi bambini ed ascoltare lo sconosciuto suono delle nostre voci! Io e la mia compagna Francesca, leggeremo i capitoli viii ix xxi  xxvii e l ultima pagina del libro. Stiamo provando da ieri è vi assicuro che anche per una lettrice storica come faccio io da 40 anni facile non è!  Pensatemi domani sera ed unitevi a noi ovunque siate con magia e voce! A proposito: conoscete l ‘iniziativa? Con amore e voce del cuore!

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E continuo a non trovare il senso.

E continuo a saltellare come una cavalletta impazzita che vaga di qua è di là  senza una metà. E mi lascio rigare il viso sperando che esse oramai amiche, lavino e disinfettino con il loro sale tutto il labirinto accumulato. E lascio che la luna si trasformi in sole, ed egli in nuvole e amore per me.

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E cerco di assemblare rimasugli di me facendone un mosaico che mai completero’! Dove sei? Perché  Non ritorni e mi prendi in braccio e ti fidi e mi consoli da tutto questo sterile ma vero dolore? Le conto le mie lacrime : bagnano la tastiera di questo odioso strumento al quale ricorro se sono felice o quando sto male! Non trovo il senso di tutto è di niente eppure combatto e prego, mangio e lavoro mi comporto bene ma a nulla serve il bene ed il dovere! Io non lo so dov’è  la strada giusta , io non conosco più  il percorso e ho smarrito la bussola. La strada dei miei miracoli si è  interrotta ma dentro di me qualcuno mi urla che una strada devo prenderla! Ho paura ad imboccarla, temo il dopo ed i giudizi, temo gli altri e ne ho vergogna. Sono tenace ma fragile, vorrei avere più  amore dentro di me che mi accarezzi e mi asciughi tutto quel sale. Se ci sei ed esisti ancora fammelo capire che non sto soffrendo invano e che a tutto questo dolore terreno ci sarà  una fine. E continuano i mperterrite a scendere e vanno dove vogliono loro: si appoggiano sul mio cuore che scoppia e mi parla. Ma io, timorosa non voglio ancora ascoltarlo.

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Sanità pubblica.

Rimpiango amaramente l’antica e obsoleta figura professionale del caro Medico Condotto di quando ero una bambina. Egli, possedeva infarinature generali in tutte le discipline sanitarie senza limitarsi e sapeva districarsi in ogni situazione complicata gli si presentasse davanti. Questa rassicurante e sempre presente figura è purtroppo sparita nel corso dei decenni, rimanendo comunque viva nella memoria di ognuno di noi. E’ stata sostituita dai medici generici, dalle Asl, le Usl, la Saub, dai Cup, dalle guardie mediche, dal Pronto Soccorso, dal 118 nei casi più gravi. Esistono anche le quattro ambulanze con le loro croci: verde, azzurra, rossa e bianca. Nostalgica qual sono, ammetto che mi manca nel medico di oggigiorno quella familiarità e pace, che il mio Medico Condotto di Rivalta mi trasmetteva: arrivava in bicicletta, anche nel cuore della notte, se avevo la febbre alta. Veniva chiamato dal mio papà che anch’egli in bicicletta, lo andava a svegliare. Lodevoli le figure dei medici di oggi! Insostituibili per la nostra precaria salute, ci aiutano quando li troviamo reperibili, quando non sono sostituiti o quando ci fanno la grazia di venire a visitarci in casa, a patto che si abbia la febbre quasi a quarantadue e un piede già nella fossa. Sovente però si limitano a prescrivere al telefono: antipiretici, antispastici, antibiotici (ma non bisogna accertarsi di persona della malattia, prima di prescriverli?!), antiemetici, antidolorifici, antitosse… e tutti gli “anti” possibili ed immaginabili pur di evitare la fastidiosa visita domiciliare. Posseggono il dono della “diagnosi a distanza”, beati loro! Se ne servono come consuetudine, per riuscire a gestire le migliaia di pazienti che hanno in carico e che vogliono continuare a tenere, nonostante possano rinunciare liberamente a qualche centinaia, ma le percentuali recepite su ogni paziente, ahime’! frenano la scelta. Dimenticato ed archiviato il saggio Medico Condotto, che alla bisogna si trasformava anche in levatrice, conduceva se stesso a visitare i suoi clienti, senza distinzione di classe sociale. Visitava tutti quanti:ricchi o poveri recandosi nel suo paesello ed in quelli limitrofi. Svolgeva il suo lavoro come una missione, era sempre a disposizione ventiquattro ore su ventiquattro e raramente si lamentava.. Conosceva tutti i segreti ed i malanni delle famiglie, un po’ come l’altra scomparsa figura del Parroco di Paese, dava consigli agli Sposi fungendo anche da consultorio familiare e si direbbe oggi, terapeuta di coppia. Spesso il Medico Condotto svolgeva anche la funzione di maestro d’appoggio per i bambini, li seguiva nei compiti pomeridiani prestandosi anche a far loro da Padrino per i Sacramenti Cristiani.Oggi anno 2013, i medici generici sono più che saturi come numero di pazienti da gestire ma teniamo presente che non fanno nemmeno un’iniezione (c’è l’infermiera per questo), si occupano solo e soltanto di linee base generiche, oltre non vanno. Siamo perciò costretti a rivolgerci ad uno specialista, anche se un consiglio in più potrebbero sicuramente darcelo. Va da sé che con i tempi biblici della mutua attendi mesi e mesi, diversamente impieghi un quarto della stipendio se vuoi essere ricevuto “a pagamento” in un paio di giorni. Noi ammalati, non più pazienti ma impazienti e rattristati da approssimative diagnosi e rimedi, reclamiamo la nostra giusta dose di attenzione e cura, pagando salato per ottenerle, non solo in termini di trattenute nelle buste paga. Il medico, nel quale noi tutti riponiamo fiducia e stima, non dovrebbe arrabbiarsi e neppure urlare al telefono perdendo le staffe, se qualche paziente è più impegnativo di altri, usando la scusa che per rispondere alla sottoscritta, sta rubando tempo prezioso a chi in quel momento gli è seduto di fronte. Esistono le segretarie e le infermiere in quasi tutti gli Studi medici di oggigiorno, si può richiamare e concordare un appuntamento di persona o telefonico. Dopotutto la delicata professione che svolgono, da loro scelta e giurata secondo un codice deontologico ben preciso , non gliel’ha ordinata il Dottore….

L’appuntamento.

Se penso che alle 18 ho un appuntamento con il mio medico di base mi sento male e mi viene l’orticaria! Per comprendere bene questo stato d’animo occorrerebbe che voi vi rileggeste per benino l’articolo che riguardava proprio il medico condotto di un tempo o medico generico, o medico di famiglia.. o passacarte di oggi. Non sono stata fortunata nemmeno questa volta nel cambio medico, pensando che forse un uomo non avrebbe avuto atteggiamenti di parte e sarebbe forse stato più comprensivo nel seguire una paziente donna. Premetto che è una bravissima persona, serio, età mezzana, gay (ma questo fatto poteva giocare in mio favore)! Non si scompone e non si turba se mi deve visitare quasi nuda, non mi dà fastidio se con lo stetoscopio mi sfiora prudentemente (per lui) il seno, non mi vergogno se cerca noduli e fa una visita accurata. Sono quasi tre anni che io e mio marito siamo seguiti da lui, ci siamo ammalati pochissimo per fortuna, ma recentemente per miei problemi che vanno al di là di una semplice influenza, mi sono accorta che quando parlo guarda spesso l’orologio a muro. Anche oggi ho preparato una lista con le domande da porgli e le medicine per le quali necessitiamo di ricetta. 20160219_090033.jpg

Così faccio prima, vado dritto al sodo e non gli faccio perdere tempo. La sua segretaria, zitella incallita di 56 anni o giù di lì, ex valchiria con una folta massa di capelli che arrivano al sotto sedere, indossa ancora tacchi stratosferici e stivali inguinali, ma è molto particolare ed è visibilmente stanca di tutti quei pazienti che la “importunano” quotidianamente. Spesso hanno l’abitudine di staccare il telefono, o di renderlo occupato cosicché si passa diverso tempo per trovare libero e poter conferire con loro! La segreteria, forse medico ad honorem? Chi può dirlo, va a simpatie ben chiare, passa il medico al telefono solo se lei ritiene che sia cosa veramente importante, altrimenti ci pensa lei a dare le dritte mediche. Suggerisce spesso lei stessa le medicine da assumere, consiglia le terapie più idonee e gli esami da affrontare e dà consigli e pareri anche andando sul personale, non osservando l’etica professionale e la privacy, a mio modesto parere. Non vedo perché devo prima riferire a lei le mie magagne più intime ed attendere da lei il benestare se riferirlo al medico, oppure no! E’ una questione anche di pudore personale e di amor proprio, di vergogna e soprattutto in quel momento si ha bisogno di parlare con il medico. Sono perfettamente a conoscenza che molta gente usa il medico anche per chiedergli come fare nel caso di un banale raffreddore, se deve soffiarsi il naso oppure lasciare che coli…perciò loro devono discernere tra situazioni banali, banalissime o urgenze! E’ molto restia nel passare al telefono il medico, non capisco se gliel’ho suggerito lui o se è lei il medico vero. In poche parole lui come tanti altri medici d’oggigiorno si comporta come un vigile urbano, una specie di spartitraffico che indica dove andare. “Lei dal geriatra, tu dal ginecologo, egli dallo psichiatra, io in casa di cura per schizzati, voi dal dentista, loro scherzano e non hanno bisogno di nulla! E guarda l’orologio..Insomma il dottore di famiglia oggi è divenuto un burocrate che al di là della parola “Coraggio Fabiana, se le faccia scivolare di dosso queste problematiche..”: prenda la pastiglia alle….faccia un clisterino alle….non mangi burro, formaggi, panna, latte per il colesterolo che è un po’ alto, non si attenta ad andare.Tutto qui! E controlla l’orologio a muro perché la segretaria, sempre incazzata con il mondo gli prende un appuntamento ogni 12/15 minuti al massimo. Ma dico io, se una persona ha bisogno di rimanere dentro mezz’ora e ci va quattro volte in un anno, può evitare di farglielo pesare?Ci sono mille modi per rassicurare un paziente e un medico se è veramente in empatia con il proprio assistito come dovrebbe essere, può dirgli qualcosa in più , lo può rassicurare ascoltandolo con attenzione, invece che prescrivere solo una visita specialistica? Ma il ministro Beatrice, non aveva detto di fare tagli per l’appunto chirurgici alla sanità e di fare un po’ più i medici? E scrivono al computer, come faccio io in questo momento, tanti diari scritti di tutti i suoi pazienti, tu parli e lui scrive, mentre guarda che cosa? Ma l’orologio, s’intende! Io se vado da lui l o vedo scrivere, stare zitto, prescrivere e guardare l’ora. Sono io che parlo e mi faccio la diagnosi, ma che cosa ci vado a fare allora? Ho cose molto serie per le quali necessito del suo aiuto, per le cavolate ho imparato con gli anni a curarmi da sola e credo di essere il miglior medico di me stessa! Pretenderei di essere accolta, ascoltata, consolata ed indirizzata con i suoi mezzi e le sue idee, pretendo che mi doni il suo parere e le nozioni per le quali ha studiato senza dover ricorrere ogni volta ad un medico specialista. Che non solo fa attendere mesi prima di riceverti con il SSN, cioè pagando solo il tiket, ma se ci vai privatamente ti succhia il sangue con la tariffa e l’onorario! Così in sol colpo hai fatto anche gli esami del sangue! Come pediatra invece sono stata molto fortunata: è lo stesso di quando Ricky era piccolo, ed accompagnerà Alice Aurora sino ai 14 anni, poi vedremo…Intanto mi guardo intorno se c’è un medico che non ha l’orologio in ambulatorio!

Appuntamento del lunedì: i nuovi iscritti.

Lady Nadia
http://lady74na.wordpress.com
33 minuti fa
marcoguzzini
http://marcoguzzini.wordpress.com
5 giorni, 1 ora fa
papaghedis
https://papaghedaontour.wordpress.com/
5 giorni, 10 ore fa
biancoriccardo
https://biancoriccardo95.wordpress.com/
6 giorni, 14 ore fa
Genio C.
http://geniochiara.com
6 giorni, 17 ore fa
creativitaacolori
http://creativitaacolori.wordpress.com
6 giorni, 21 ore fa
Francesco Marchetti
http://franzm60.wordpress.com
6 giorni, 21 ore fa

Buon giorno e dolce inizio di settimana ai novizi amici ed amiche del salotto di “Dirigente di Famiglia”, condotto ed inventato da Schianchi Fabiana. Scopro che c’è una persona che si era iscritta tanto tempo fa e che poi era scomparsa dal blog. Poi all’improvviso la ritrovo qua, si è reiscritta ed è tornata tra noi! Mi fa enormemente piacere e spero se in passato l’ho delusa/o,  di fare ammenda e di colloquiare simpaticamente con lui/lei. Siamo a centotrentuno iscritti, ognuno con la propria caratteristica che lo contraddistingue, ognuno porterà il proprio vissuto ed il presente, nonchè i sogni e forse i desideri che ha per il futuro. Nei sette nuovi amici non posso non essere rapita e catturata da un nome che mi è molto caro: Bianco Riccardo, si chiama come mio figlio ed ha vent’anni! Vi chiedo di visitare il suo spazio, egli è un ragazzo molto speciale e ce l’ho già un pochino nel mio cuore! Quando gli ho scritto il primo commento, mi ha risposto dandomi del “Lei”, io mi sono sentita non solo sua mamma  ma anche una nonnetta! L’ho pregato di darmi del tu, non mi sento ancora pronta per fare la calzetta! Poi vedo un Francesco, altro nome che adoro, avrei chiamato così mio figlio, o Riccardo o Francesco! Vedo con piacere un sito di creatività, altro argomento che m’interessa moltissimo! Scopro un blog molto molto “culturale” quello di Genio Chiara al quale ho già scritto chiedendo un paio di consigli per me e per il mio futuro come scribacchina, molto preziosi.

SAMSUNG CAMERA PICTURES
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Arrivo a questo simpatico cane con un bel ragazzo: PAPAGHEDAONTOUR, cioè Daniele che con Paola mia pare di aver capito che ama moltissimo gli animali! E quindi non potremo non amarlo anche noi! Ben arrivato! Ringrazio Marco Guzzini che è il “figliol prodigo”. grazie per essere tornato: conosciamo un poco meglio, che cosa ne dici?

Sono un tantino turbata dalla presentazione di “LADY NADIA”.

LADYNADIA

 

Ha un sito conturbante, strano, accattivante, interessante, do scorrere molto lentamente in punta di piedi….Aiuto! Ben arrivata e a tutti grazie grazie grazie e un caffè con torta per tutti!20160219_090421.jpg

torta al limone 001

 

 

caffè

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il ragù domenicale (by dirigente di famiglia)

Non c”era tempo di preparare il ragu’ durante la settimana, non c’erano i congelatori e soprattutto non c’erano le lire per prepararne quasi 2 kg per volta! Mia mamma, ex  pluri premiata dirigente di famiglia, che era anche contadina a tutto spiano, riusciva a preparare un simil ragù  solo alla domenica mattina, alzandosi anche in quell’ occasione alle 5! Posto che le mucche ed i maiali mangiano anche la domenica e le mucche vanno pure muntei in quella circostAnza mio padre era da solo nella stalla e lasciava mamma in cucina!  Le casalinghe o cesarine del tempo che fu usavano negli anni quaranta/cinquanta le carni che avevano a disposizione. Non erano certamente carni miste di vitello, manzo, maiale, pollo, salsiccia come usiamo noi oggi! Mamma usava le interiora della gallina, cioè  “rognone, cuore, e bargilli,” un poco di petto, carne di piccione e quando andava bene una bistecca di manzo comprata dal macellaio facendo un baratto con le sue uova fresche! Per le verdure tritate non vi erano problemi, avendo l’orto se ne poteva servire! Ma…..con parsimonia! Perché anche quelle andavano vendute per comprare pasta, pane, riso e zucchero, sale , beni di lusso in quei tempi! È stamattina l’ho imitata: visto che il mio orologio biologico si è  posizionato sulle 6.30 del mattino invece di piangermi addosso perché è  domenica e potevo stare a letto….via con il tritare a mano le verdure usando la mezzaluna per non fare rumore!

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Ho tritato a mano: 2 carote molto grosse, 3 scalogni, un gambo grande di sedano, prezzemolo e basilico.  Poi li ho messo in una pentola capiente e anti aderente con burro, olio d’oliva, 1 bottiglia  intera di passata mutti ed ho lasciato soffriggere piano per 15 minuti circa. Ho aggiunto 2 dadi ( mia mamma non lo avrebbe mai fatto!) Ho messo un poco di pepe acqua due bicchieri , poi si vedrà  in seguito se si asciuga molto e mi raccomando:  niente sale!

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Questo è  il colore assunto dopo il trito di verdure e la passata di pomodoro. Ora aggiungiamo due kg di macinato non troppo fine,seno’ alla fine della cottura diviene pesto per cappelletti! Nel misto di oggi ho messo: bovino adulto, vitello, manzo, suino, salsiccia (0 salsiccia?  Questo è  il dilemma…), una bella fetta di 3 hg di mortazza (mortadella), un petto di pollo! Ed eccole qua sposate al trito di verdure:

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Ora attendo un’ora e un quarto perché sia cotto, ne congelero’ buona parte negli appositi contenitori per due persone perché  mia figlia mangia quello comprato dei sughi Barilla! Il mio dice che :fa schifo”! Quindi i miei rispetti al signor Barilla! Userò  quindi dei piccoli scatolini con coperchio,
Adatti per il freezer. Una cospicua quantità, mi servirà  per preparare lasagne e cannelloni…più  tardi vi farò  vedere come si presenta una volta cotto! Ho dimenticato qualche ingrediente vere cuoche/i Dirigenti di Famiglia di primo livello?
Buona domenica mattina e un bacio!

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