Ciambella all’antica o “busilan”.

Inauguro oggi pomeriggio questo nuovo LINK,  che intitolerò  “ Le antiche Ricette di Gattolona Pasticciona”, sperando di farvi cosa gradita. Vorrei partire con un dolce molto semplice e genuino, forse conosciuto da tutti/e, ma non per questo meno importante, così rompiamo il ghiaccio e iniziamo la raccolta delle ricette,  in semplicità e morbidezza. Semplicità e morbidezza saranno gli ingredienti base che mi accompagneranno per tutto  il nuovo Anno 2013, così come vorrei fosse per Voi tutti.  Vi propongo dunque, un dolce classico, da compagnia, come l’ho ribattezzato io!  Lo trovo adatto per le colazioni in autunno o in inverno, quando ancora fuori casa è buio e non ci si vorrebbe mai alzare dal lettuccio caldo, si può gustare chiacchierando del più e del meno con i nostri cari, si sposa bene con un Passito di Pantelleria o un Vin Santo. Durante le festività Natalizie l’ho preparato spesso, per persone anziane che strano a dirsi ma vero, tribolano molto a masticare. Me lo hanno chiesto ed io con affetto glielo ho cucinato; so che lo hanno “pocciato” nella Malvasia secca o dolce o addirittura nel latte caldo, la sera come cena. La servo spesso nelle merende pomeridiane o nell’intervallo di metà mattina:con the, caffè d’orzo, caffè espresso, cappuccino, oppure ancora più semplicemente, lo gusta mia figlia minore. a qualsiasi ora della giornata! Io la preparo così come andrete di seguito a leggere, sono molto abitudinaria e non vario mai gli ingredienti: uso un metodo che ho appreso negli anni, facendo vari tentativi: questo è quello che soddisfa maggiormente anche i palati più esigenti e finalmente ora la mia ciambella esce con il buco in mezzo! La classica ciambella potrebbe a prima vista apparire un dolce povero e di poche pretese, tutt’altro! Se eseguita in fretta o in modo approssimativo,  risulterà  asciutta, non friabile o soffice e per usare un termine reggiano, “legherà in bocca”, come si dice dei cachi acerbi. Ho reso l’idea? Mettetevi quel famoso grembiule osè e andiamo ad incominciare!

Ingredienti:

200 gr. farina Spadoni per dolci (non un’altra farina qualsiasi)

200 gr. di frumina (è molto più leggera della fecola di patate)

3 uova di media grandezza

140 gr burro

¾ di una bustina di lievito per dolci

la scorza grattuggiata di un grosso limone lavato  non trattato

½ bicchiere di sassolino

2 bustine di vanillina

200 gr zucchero bianco

latte scremato q.b.

4 cucchiai da minestra di yogurt intero bianco.

Procedimento:

Per prima cosa accendi il forno a 160 gradi, così si scalda bene.Fai sciogliere vicino ad una fonte di calore il burro, intanto setaccia con un colino farina, frumina, lievito e vanillina ed uniscile insieme.Nel robot (che io uso quasi sempre, per amalgamare alla perfezione gli ingredienti di molte pietanze dolci o salate, così non corro il rischio di avere grumi) unisci il burro sciolto allo zucchero, azionalo sino ad ottenere una spuma omogenea e liscia, aggiungi uno alla volta i 3 tuorli, continua a amalgamare per altri tre/quattro minuti circa.  Poi aggiungi un cucchiaio per volta di farina setacciata con frumina, lievito, vanillina e la scorza del limone grattugiata. Aggiungi i 4 cucchiai di yogurt bianco, che potrai sostituire con panna da cucina light, se sei sprovvista di yogurt. Se noti  che l’impasto nel robot, non gira bene e fa fatica, aggiungi poco per volta il latte a filo. Il composto che otterrai non deve essere troppo liquido, per ultimo monta gli albumi a neve ed aggiungili con il mezzo bicchiere di sassolino.Continua a girare il robot ancora un pochino, poi versa il tutto in una tortiera per ciambelle, già imburrata ed infarinata. A questo punto metti la tua ciambella nel forno caldo per circa 45 minuti, nella parte mezzana del forno, che si suppone sia elettrico.NON APRIRE il forno nei primi 30/35 minuti, altrimenti la ciambella perde in altezza. e nella lievitatura. Una volta tolta dal forno, che potrai aprire SOLO negli ultimi minuti, per verificarne la doratura, il profumo e l’altezza, la puoi estrarre. Quando si è raffreddata spolverizzala con zucchero a velo e toglila dallo stampo a cerniera. Come variante, puoi aggiungere le gocce di cioccolato, ma non più di cinquanta grammi, altrimenti la ciambella “impazza” e diventa pesante.

Avvertenze basilari:

Quando si montano gli albumi a neve non deve entrare nel recipiente di plastica molto alto, nessuna traccia del tuorlo d’uovo, pena la non montatura perfetta e soda a neve; anche se dovesse entrare un poco di acqua o altro alimento, stai sicura che gli albumi non monteranno, lo dico per esperienza!

Ricordati di non aprire mai il forno nei primi 30 minuti, altrimenti le torte dolci non ti lieviteranno ma rimarranno basse, pesanti da digerire e di pessima presentazione per gli ospiti. Prendi una pila e controlla dal vetro, pian pianino con l’esperienza ci si rende conto dall’altezza della torta se è cotta.

Io personalmente, vi confesso che capisco dal profumo che si sparge per la casa se il dolce è ben cotto oppure no!! E non vi racconto sciocchezze, ma se fate una torta per la prima volta, controllate con il timer e con la pila.

A volte i libri di cucina, dettano dei tempi che non sono veritieri: non tengono conto che il tempo di cottura dipende da diversi fattori: clima della giornata, tipo di forno, le farine, l’altezza della grata dove viene collocato il dolce, il materiale delle teglie.

Per le torte in generale, non si usa mai il programma ventilato ma i gradi classici: in caso diverso sarà mia premura segnalarvelo.

A questo punto, provate la ricetta e buon Busilan a tutti Voi! Se avete suggerimenti diversi o piccole astuzie da suggerirmi, sono qua con voi e li aspetto con gioia! Bacioni, da Gattolona Pasticciona.

Canali, 9 Gennaio 2013.

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