Quando ti svegli alla mattina alle 6.30 e tutto intorno tace, sei al massimo della felicità e dell’appagamento. Riesci a percepire soltanto il rumore della stufa che si è accesa alle 06.00, ed il lento incedere dei tuoi passi, ascolti incredula e beatamente stupita i rumori del nulla che dorme ancora! Che meraviglia!
Non hai ancora nessuno accanto a te che ti chiama, nessuno che reclama colazioni o merende, nessuno che ti fa fretta e t’impone di preparare il completo per la ginnastica, non ci sono in giro neanche i gatti che vogliono la loro colazione…e tu , tu sei contenta e sorridi, mentre ti guardi allo specchio e ti accorgi che hai i capelli ancora arruffati e addormentati. Ti trascini le gambe con le ciabatte da notte, fai uno sbadiglio e ti accorgi che hai dormito nove ore di fila, era troppa la stanchezza ed il tuo corpo ha parlato e dormito per te! Anche se tu lo rifiutavi quel sonno ristoratore, anche se tu non vuoi dormire molte ore perchè dici che per ogni ora dormita, è un’ora in meno di vita, ma se non dormi bene, non puoi vivere bene! …e piano piano inizi con i rituali del mattino. Con i tuoi ritmi, con i tuoi modi, con le tue sequenze e non quelle che la società e la famiglia t’imporrebbero. Quando sei felice per aver riaperto gli occhi (e non darlo mai per scontato), quando guardi l’agenda rossa del 2016 e ti accorgi che hai un programma da rispettare, inforchi gli odiati occhiali da vista e, con gli occhi ancora addormentati, ti rendi conto che nel redigerlo eri stata un tantino abbondante!Scrivi sempre troppo, troppi compiti da portare a termine, troppe incombenze da eseguire, sei troppo prolissa e non ti concedi errori o cambi di programma, ma ti devi ricordare che non sei una multitasking! Tu quella malattia lì, strana e moderna non la devi prendere, non sei una nativa digitale e non lo sarai mai! Ti piace troppo tirare a mano la sfoglia quando ti prendi il tuo tempo, ami tanto preparare il ragù all’antica e l’arrosto come faceva Bianca, ti delizi nel preparare torte che poi regali e non mangi, godi nel vedere che i tuoi cari apprezzano le pietanze che prepari. Ma non sei eterna, non sei più giovanissima, anche se rincorri la gioventù con creme e sieri costosi e fai quelle buffe smorfie allo specchio! Vuoi esserci sempre tu a curare i tuoi figli e hai sacrificato il tuo lavoro di Cassiera di banca anche per questo! ma basta un niente e i piani, come i piatti, si possono capovolgere e allora va tutto a gambe all’aria e non ti resta che accendere una candela e pregare! Continua a leggere “I piani capovolti.”